martedì 11 giugno 2019

KEITH HARING

Vita

Giovinezza

Keith Haring nacque il 4 maggio 1958 a Reading, in Pennsylvania, da Allen e Joan Haring, primogenito di quattro figli. La sua famiglia si trasferì a Kutztown pochi anni dopo la sua nascita, e fu qui che trascorse la maggior parte della sua infanzia; ancora fanciullo rivelò una forte inclinazione per il disegno, apertamente incoraggiato dal padre Allen, il quale aveva per tempo intuito le inclinazioni e il talento artistico del figlio. Queste sono le parole che lo stesso Haring rivolse a John Gruen, la cui biografia rimane la più completa fonte primaria per la comprensione di Haring come uomo e artista:
«Mio padre realizzava per me personaggi dei cartoni animati, e questi erano simili a come disegnavo io - con un'unica linea e un contorno fumettistico»
Furono proprio i personaggi dei fumetti come quelli di Walt Disney e di Dr. Seuss a esercitare su di lui un'influenza duratura. In ogni caso, divenuto adolescente, Haring diede prova di temperamento ardente: era insofferente ai freni, e non di rado consumava droghe e alcool con gli amici. Malgrado ciò, egli continuò a coltivare la propria passione per il disegno; decisiva, in tal senso, fu la visita al museo Hirshhorn di Washington D.C., dove era esposta la produzione grafica di Andy Warhol.
Terminati gli studi secondari nel 1976, Haring si iscrisse all'Ivy School of Professional Art di Pittsburgh, dove - persuaso dai genitori - iniziò a frequentare le lezioni di grafica pubblicitaria. Ben presto, però, il giovane Keith capì che non era quella la sua strada, e abbandonò il corso dopo due semestri; con l'allontanamento dagli studi accademici affrontò un periodo di nera miseria e di attività spuria buona a toutfaire. L'elasticità d'orario di questi mestieri (importante quello di cuoco in una caffetteria, dove espose per la prima volta i suoi disegni) gli permise di fare copiose letture: proprio in questi anni, infatti, Haring divorava le opere monografiche su Jean DubuffetStuart DavisJackson PollockPaul KleeAlfonso Ossorio e Mark Tobey. Nel 1977, poi, entrò a contatto con un artista che gli suscitò una grande emozione, e la «nuova spinta e confidenza» necessaria per assecondare la propria vocazione: si tratta di Pierre Alechinsky, in quell'anno protagonista di una mostra al museo d'arte di Pittsburgh. Giusto un anno dopo Haring, forte della conoscenza estremamente variegata raggiunta nel campo dell'arte, organizzò la sua prima mostra personale, riscuotendo un successo furioso.Nel 1979 stringe amicizia con un artista emergente di Brooklyn: Jean-Michel Basquiat, col quale rimase amico fino alla morte di quest'ultimo avvenuta due anni prima della sua.

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